Trucchi e suggerimenti per genitori

Felice Halloween

31 Oct, 2017

Solo un altro tipico Halloween per noi. Ci piace fare tutte le cose tradizionali, come travestirci, giocare a mordi la mela avvelenata, intagliare le zucche e ovviamente facciamo finta di non essere in casa quando i temuti bambini bussano alla nostra porta per fare dolcetto o scherzetto. Vedete, non ho nulla in contrario all’idea di fare dolcetto o scherzetto, anzi penso che sia un ottimo modo per conoscere i propri vicini e per divertirsi un po’. È solo che… beh questo è ciò che accadde. Qualche anno fa, prima di avere i miei figli, sono stata colta di sorpresa dal suono del campanello mentre stavo facendo un meritato pisolino serale. 

Mi alzai e andai ad aprire la porta senza pensare e fui accolta sulla soglia di casa da un piccolo gruppo di terrificanti creature mascherate, le quali dall’oscurità urlarono, ruggirono e sibilarono con molto entusiasmo. Il mio cervello, ancora bloccato in uno stato semi onirico, non era ancora abbastanza sveglio per poter elaborare cosa stava veramente succedendo e quindi feci l’unica cosa che potevo fare secondo i miei sensi: urlai in preda al terrore. 

Dopo alcuni attimi mi ripresi e iniziai lentamente a capire cosa stava accadendo. Le zucche che avevo visto nei negozi nelle ultime settimane, la strega ubriaca sul treno di ritorno… ora aveva tutto senso, era Halloween! Tornando alla realtà, iniziai a rassicurare i bambini spaventati, alcuni dei quali erano anche scoppiati a piangere, dicendo loro che mi ero spaventata per le loro maschere e che non volevo far loro del male. L’adulto responsabile che stava accompagnando questa spedizione di dolcetto o scherzetto, prese subito in mano la situazione e disse ai bambini di non essere spaventati e che era sicura che la sciocca signora avrebbe avuto dei dolci buonissimi per loro. 

Sentendo queste parole ovviamente, mi si gelò nuovamente il sangue – non ero assolutamente preparata per questo. Non avendo figli, non avevo nessun dolcetto in casa. “Aspettate qui” dissi, e corsi in cucina. Aprii e chiusi a caso le porte delle credenze e cercai in vano una qualsiasi cosa che potesse assomigliare ad un dolcetto. Finalmente trovai un solo Kit-Kat nascosto in fondo ad un cassetto, lo presi e corsi all’ingresso per darlo ai bambini che nel frattempo si erano un po’ calmati. L’Adulto Responsabile si avvicinò per prendere il dolcetto offerto con uno sguardo di disprezzo sul suo volto nascosto a fatica. 

“Questo sarebbe per tutti e quattro?” chiese. “L’uomo della casa accanto ha dato ad ognuno di loro un sacchetto di caramelle miste, sai sono molto arrabbiati per quello che è appena successo”. Mormorai ancora una volta le mie scuse e mi ritirai in casa spegnendo tutte le luci per paura che altri bambini potessero essere tentati di suonare il mio campanello. Quindi da questo giorno, reagisco in maniera irrazionale ai bambini che fanno dolcetto o scherzetto. 

Anche se donassi ad ogni visitatore uova di Fabergé di cioccolato e marshmallow lunghi sei metri, mi sentirei comunque come se la mia offerta fosse in qualche modo inadeguata. Quindi per evitare tutto ciò, stiamo seduti al buio… ascoltiamo… e aspettiamo.