Trucchi e suggerimenti per genitori

La gioia di avere dei fratelli

2 Jun, 2022

Questo mese vi raccontiamo la storia di Martin, il nostro blogger inglese. “ Il nostro prima figlio èegrave; stato da solo per sette lunghi anni prima che la sua nemesi, scusate, volevo dire la sua amata sorellina, arrivasse in famiglia. Non ci sono dubbi, per lui è stato un vero e proprio shock poiché, nonostante il suo arrivo fosse previsto, non riusciva a concepire il fatto di non essere più al 100% al centro dell’attenzione dei genitori. Fortunatamente, dopo qualche problema iniziale, sia lui che la sorellina si sono abituati alla nuova routine e, dopo molti anni, posso dire che sono molto legati. Con questo intendo dire che hanno quel rapporto odio/amore tipico della maggior parte dei fratelli. Un po’ come Francia e Inghilterra, per così dire. Non possono stare l’uno senza l’altro, ma basta pochissimo per far scoppiare una discussione.

La rivalità tra fratelli è del tutto naturale, poiché sono sempre in competizione per le scorte di biscotti, per che canale guardare alla TV o per avere l’attenzione della mamma.  Spesso, dal mio punto di vista come adulto, mi sorprende come le cose possano cambiare così velocemente, si passa dal giocare felicemente insieme fino ad arrivare a liti, pianti e contatti fisici nel giro di pochissimo tempo. È come se scattasse qualcosa di incontrollabile. Ma pensandoci bene, la maggior parte dei comportamenti dei bambini è molto simile: le loro emozioni sono sempre in prima linea, pronte a mostrarsi, e non riescono ancora a controllarle. Anche se questa cosa ha i suoi contro, è proprio quello che li rende così spontanei e aperti, a differenza degli adulti. Proprio stamattina, mentre la accompagnavo a scuola, mia figlia più piccola ha urlato ‘Ti voglio bene!’ prima di dileguarsi verso l’entrata della scuola. Già mia moglie non lo fa mai. Ma forse è meglio così, ripensandoci bene.”

“Da genitore con più di un figlio, non si può far altro che accettare il fatto che la rivalità da fratelli è compresa nel prezzo. Come si può tenerla a bada? La cosa migliore da fare è, senza dubbio, fissare delle regole bene precise, in modo che i litigi non degenerino mai fino al punto critico. Per esempio, è utile avere una regola, e conseguenze ben precise per chi la infrange, riguardo l’alzare le mani. Se un bambino sa che verrà mandato in camera sua e perderà a priori quello per cui stava lottando, ci penserà due volte prima di alzare le mani una seconda volta. Un’altra cosa da provare, è provare a fissare dei turni ben precisi: ogni bambino avrà a disposizione un tempo prestabilito (quindici, trenta minuti) per giocare con un determinate giocattolo e poi toccherà all’altro. Potrà non sembrare così facile le prima volte, ma se sarete coerenti e giusti, presto ci faranno l’abitudine! È probabile che capiscano che ci si diverte molto di più giocando insieme piuttosto che litigando di continuo!”

“È anche vero, però, che questo tipo di rivalità dovrebbe essere un elemento presente durante la crescita, in modo che il bambino capisca quando come gestire e affrontare queste piccole battaglie che li aiuteranno a relazionarsi con gli altri durante la loro vita da adulti. Forse, la cosa migliore da fare sarebbe lasciarli fare e intervenire soltanto quando sta per scoppiare una terza Guerra mondiale! L’unica risorsa che non si esaurirà mai è l’amore per i vostri bambini, perciò assicuratevi che sappiano quanto gli volete bene, senza distinzioni, allo stesso modo, e che non dovranno mai competere per quel motivo.”